Calabernardo: Senza acqua, ma con un porto (forse)

Condividi

Calabernardo, 15 luglio 2024 – Mentre i cittadini di Calabernardo lottano contro la sete, con l’acqua dell’acquedotto che non arriva nemmeno a casa, il Comune annuncia la realizzazione di un porto. Un progetto ambizioso, ma che lascia molti dubbi e preoccupazioni.

“È assurdo che nel 2024 ci siano ancora persone che non hanno accesso all’acqua potabile”, denuncia Giuseppe Fichera, Presidente di Passione Civile. “Eppure, mentre le famiglie soffrono questa privazione, il Comune pensa a un porto, un’opera costosa e dagli esiti incerti”.

Il progetto del porto è in ballo da anni, e ha già subito diversi ritardi e modifiche. I costi sono lievitati notevolmente, e non è chiaro da dove arriveranno i fondi necessari per il completamento dell’opera.

“C’è il rischio che si tratti di un ennesimo spreco di denaro pubblico”, teme Fichera. “Un’opera anacronistica che rischia di rimanere incompiuta, come tante cattedrali nel deserto del nostro Paese”.

Oltre ai dubbi economici, ci sono anche preoccupazioni per l’impatto ambientale del porto. La costruzione potrebbe danneggiare il fragile ecosistema della costa, e la movimentazione delle merci potrebbe portare ad un aumento dell’inquinamento.

“Ci auguriamo che il Comune ci ripensi”, conclude Fichera. “Calabernardo ha bisogno di investimenti in servizi essenziali, come l’acqua potabile e le infrastrutture primarie, non di opere faraoniche che rischiano di essere un disastro per il nostro territorio”.

Resta da vedere se il progetto del porto verrà effettivamente realizzato, e se in tal caso, se porterà i benefici promessi o si rivelerà un flop. Nel frattempo, i cittadini di Calabernardo continuano ad aspettare l’acqua potabile, un bene primario di cui non dovrebbero essere privati.

Questa è la posizione di Passione civile. Non tutti la pensano allo stesso modo.

Sarà Nostra cura dare spazio a coloro che la pensano in maniera diversa.

di Redazione.

 

Lascia un commento