Intervista esclusiva al nuovo primo cittadino della città barocca
- di Paolo Interlando
- da “Il Domani” N°10 Novembre 2021

Corrado Figura dallo scorso 11 ottobre è il nuovo sindaco di Noto, con 9219 preferenze. Ha sconfitto lo sfidante Aldo Tiralongo, attestandosi al 72% delle preferenze.
Si tratta di un record, perchè nel 2002 l’allora Sindaco Michele Accardo maturò il suo successo con il 62%. Quarantatre anni, Corrado Figura ha una laurea in Economia e Commercio con tesi di macroeconomia, abilitazione quale dottore commercialista. Ha frequentato corsi e master su organizzazione, risk management, antiriciclaggio, trasparenza; è impiegato con mansioni organizzative presso la Banca di Credito Cooperativo di Pachino, ha iniziato ad occuparsi di politica attiva nel corso della sua frequentazione all’Università degli studi di Catania.
Nel 2011 è stato il Consigliere comunale eletto a Noto con 548 voti, il maggior numero di preferenze (preferenza unica, ndr) in assoluto ricoprendo in seguito il ruolo di presidente del Consiglio Comunale.
Intervistato in esclusiva per Il Domani, Corrado Figura, neosindaco di Noto ha spiegato la sua gioia e l’emozione dopo essere stato eletto e la situazione di quelli che saranno i progetti imminenti.
Sindaco, quando ha saputo di essere stato eletto la sua prima reazione sarà stata di immensa soddisfazione. Ma ha avuto anche qualche timore?
“No, nessun timore. Lavoro a questo progetto da anni e conosco bene la macchina comunale. So che ci saranno difficoltà ma so anche che, con lo spirito di abnegazione che contraddistinguerà la mia squadra saranno superati.”
Nella mattina di sabato 16 ottobre ha ricevuto la fascia tricolore dalle mani di Corrado Bonfanti. Che emozioni ha provato?
“Ho provato una grande emozione ben visibile e palpabile. Ho sempre detto che la mia più grande aspirazione politica fosse fare il Sindaco della mia città. Il sogno si realizzava in quel momento.”
Quali sono i punti del suo programma e i progetti imminenti che intende avviare da “Sindaco del cambiamento”?
“Noto ha un territorio meraviglioso che ha bisogno di essere curato, ho già incontrato nella loro sede i vertici della società che gestisce la raccolta e la gestione dei rifiuti e li incontrerò ancora a breve perché non è tollerabile ciò che è successo negli ultimi anni a Noto; voglio capire perché si è arrivati a tanta noncuranza e porvi rimedio.
Inoltre, non appena formata la giunta di governo, quale garante della salute del nostro territorio, avvierò una consultazione con la Regione Siciliana per il nostro ospedale. Dovremo inoltre selezionare una Unità operativa che vada a caccia dei fondi pubblici PNRR compresi. Prevedo insomma un periodo di duro lavoro.”
Riassuma la sua battaglia per la città in cinque parole.
“Bene: Territorio pulito, servizi sanitari garantiti, acqua potabile sempre e per tutti, viabilità e parcheggi da adeguare ai bisogni di una città che vuole fare turismo ma al contempo vuole garantire vivibilità ai cittadini, ordine nei conti pubblici.”
Aree periferiche e contrade: cosa prevede il suo programma in tal senso?
“I problemi elencati riguardano naturalmente anche le zone periferiche del nostro territorio. A questi si aggiungono i problemi derivanti dalla carenza o in alcuni casi mancanza di servizi a volte essenziali.
Partiremo da questo ma ho una visione, sono convinto che al pari della zona costiera anche la nostra zona collinare possa fare turismo.
Un turismo legato agli insediamenti archeologici, alle aree naturalistiche, all’agricoltura di eccellenza. Lavoreremo anche in questa direzione.”
L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali? Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? E sulle esigenze del mondo giovanile?
“Noto ha un patrimonio nell’esercito di donne e uomini di tutte le età volenterosi di fare per la propria città, ed a volte basta semplicemente interfacciassi con loro per ben riuscire in manifestazioni di ogni genere siano esse di carattere sportivo, culturale, o ludico ricreativo.
Bisogna dare loro, alle associazioni che li contengono, il supporto che serve per vedere finalizzare gli obiettivi che si sono fissati. Inoltre, ho già in mente di incontrare imprenditori che potrebbero aiutarci a riportare a Noto lo sport di buon livello. Ma di questo ne parleremo più avanti.”
Come dovrà collocarsi Noto in ambito regionale? Cosa fare per dare maggiore visibilità alla cittadina barocca.
“Noto ha un fascino tutto suo, un fascino che da tempo costringe scrittori, registi, artisti, ad inchinarsi al suo cospetto. Noi dobbiamo tenerla in ordine, amministrarla bene, e raccontarla in giro.”
La sua fede per San Corrado. Lei è un portatore dell’Urna argentea del Santo Patrono di Noto. La gente si chiede cosa farà durante le uscite del Santo: sarà ancora un portatore o seguirà la processione da Istituzione?
“Come tantissimi nella nostra città sono molto devoto al nostro Santo Patrono, e come tutti penso che in qualunque posto io possa trovarmi San Corrado sarà lì accanto a me.”
Come vede la sua Noto tra cinque anni?
“Bella, ordinata e pulita.”