Le elezioni del 10-11 Ottobre 2021
Noto Nostra: le radici del successo
- di Vincenzo Leone
- da “Il Domani” N°10 Novembre 2021
Se c’è un segnale che le elezioni del 10 e 11 ottobre hanno dato, è inequivocabilmente il desiderio di cambiamento che la città ha manifestato. In tale contesto mi sia consentito di sottolineare l’affermazione di Noto Nostra, la formazione politica più votata in città. Tale risultato ha radici profonde sulle quali mi voglio soffermare.
Noto Nostra, come è noto ai più, è il movimento fondato da Raffaele Leone nel 1994 insieme ad altri amici di grande spessore culturale, quando a Noto si sentì forte la necessità di una svolta nel governo cittadino. Svolta che doveva essere improntata sui valori della legalità, della trasparenza, del merito e del buon governo per il bene della collettività. Ne derivò una stagione di crescita.
Furono restaurati quasi tutti gli edifici ed i monumenti del centro storico, mediante l’utilizzo per intero dei finanziamenti per il terremoto del 1990 (fermi da ben 3 anni, senza che nessuno fosse riuscito a spendere una sola lira!). Si ebbe l’intuizione di richiedere l’iscrizione di Noto nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Si investì fortemente, per la prima volta nella storia della città, sul turismo. Si istituì l’isola pedonale di Corso Vittorio Emanuele. Si restaurò e si riaprì il teatro comunale. Tutto questo ha creato i presupposti perché Noto ritornasse ad essere l’apprezzato “giardino di pietra”, purtroppo per troppi anni nascosto e deturpato dalle transenne degli edifici pericolanti.
Persino in occasione dell’infausto crollo della cupola della nostra Cattedrale l’amministrazione ebbe un ruolo decisivo, riuscendo a convincere la politica nazionale a nominare il prefetto di Siracusa come commissario per la ricostruzione. L’intenzione iniziale era, infatti, di indicare il Presidente della Regione. Se fosse stata quella la scelta, il rifacimento della cupola sarebbe rimasto bloccato nella palude palermitana. Invece con il prefetto lo Stato si sarebbe impegnato in prima persona, non avrebbe potuto permettersi ritardi o fallimenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Quell’esperienza amministrativa terminò nel 2002 e si interruppe la strada intrapresa. Ma quei valori e quelle idee hanno continuato ad essere vivi in città, grazie alla presenza del movimento Noto Nostra, che ha partecipato ad ogni competizione elettorale amministrativa ed è sempre stato in grado di eleggere almeno un rappresentate in Consiglio Comunale dal 1994 ad oggi. Nell’ultimo decennio ha svolto il ruolo di opposizione, secondo il mandato degli elettori, con coerenza. È stata un’opposizione dura ma propositiva, che non ha ceduto a compromessi o lusinghe di bassa lega. Ha tenuto alta l’attenzione su come la comunità netina veniva a suo giudizio malamente governata.
E se dunque gli elettori hanno riconosciuto questo ampio consenso al ticket Figura-Veneziano e a Noto Nostra, scegliendola come forza politica più votata, significa una sola cosa: che la città di Noto intende cambiare radicalmente, ma vuole farlo nel solco di quell’esperienza amministrativa che la vide conquistarsi un ruolo di primissimo livello, dopo anni di oblio, a cavallo degli anni 2000 quando sindaco era Raffaele Leone.
I tre consiglieri comunali eletti, Livia Cassar Scalia, il sottoscritto e Renato Di Rosa, collaboreranno con il nuovo sindaco e la sua giunta con tutte le loro energie e le loro competenze. Lo faranno con lealtà e schiettezza, per porre rimedio alle problematiche che attanagliano la città, in primis rifiuti, randagismo e acquedotto. È tempo in cui il ruolo di consigliere comunale torni ad essere propositivo ed incisivo, e non acritico esecutore di volontà altrui come purtroppo è stato nelle ultime consiliature.