“Antonio nella sua semplicità e nella sua quotidianità ha compiuto con le sue azioni del bene, utilizzando piccoli poteri per seminare, portare e lasciare un’impronta del bene.” Lo ha detto Don Maurizio Novello, ieri sera nella chiesa di San Carlo al Corso, nella sua omelia in memoria di Antonio Infantino, il giovane 25enne scomparso un anno fa. Un grande lavoratore che, nonostante la giovane età, aveva una grande esperienza da cameriere, lavorando anche nei ristoranti più prestigiosi di Noto. “Antonio – ha poi proseguito Don Maurizio -, non ha pensato quanto avrebbe vissuto nella sua vita, però ha capito come bisognava vivere. E ha vissuto bene. Dedico questo momento di riflessione e di omelia a Umberto e Carmela (genitori di Antonio) e a Roberta (la sorella).”
Al termine della celebrazione eucaristica, tanti gruppi scout di Noto hanno cantato, coordinati da Nella Ballatore e da suo marito Sebastiano, “Pregherò” il brano inciso da Adriano Celentano che nasce come cover di “Stand by me”, portata al successo da Ben E. King (la canzone preferita da Antonio).
Oltre trecento persone, ieri, lo hanno ricordato con il primo memorial: erano tutti vestiti con una maglia blu (una t-shirt
celebrativa, con il colore che amava, e che ritraeva alle spalle la sua sagoma con le ali). Alle 18 hanno assistito alla Santa Messa nella chiesa di San Carlo al Corso, poi, intorno alle 19, si sono dati appuntamento nella maestosa Loggia del Mercato, dove sono stati proiettati due piccole scene dei film preferiti da Antonio, le sue foto e i video con i genitori, la sorella, i suoi tanti amici e i datori di lavoro.
Molti gli interventi per tenere vivo il ricordo di Antonio, che ha lasciato un vuoto incolmabile nelle persone a lui care ed ai tantissimi amici. I genitori, la sorella, gli amici, compreso il Sindaco Corrado Figura che ha rievocato alcuni momenti vissuti con il ragazzo che chiamava “cugino”, al piccolo Rocco (un bambino di 5 anni), che con semplici parole, ha ricordato che “siamo stati felici che sei stato qui con noi, ma ora sei nelle nostre nuvole. Te lo prometto e te lo ripeto, che ti faccio ritornare in vita e ti prometto di toccare terra. Il tuo “fratellino” Rocco.”
Nel corso della serata, i genitori di Antonio hanno lanciato una colomba bianca, gli amici, invece, hanno fatto volare oltre 300 palloncini, tutti di colore bianco.
Prima della conclusione del memorial, i tanti partecipanti sono stati omaggiati con un portachiavi che raffigurava Antonio, mentre il ristoratore netino Giorgio Baglieri ha omaggiato con tante bottiglie di prosecco, per un brindisi al suo caro amico.
E’ stato il momento del ricordo, il momento di qualche lacrima, ma anche il momento del sorriso perchè chi ha conosciuto Antonio, sapeva che era quel giovane sempre allegro e sorridente, ricordato come “un ragazzo speciale”, e lo si è ricordato così con quel sorriso acceso d’amore.
di Paolo Interlando