di Vincenzo Rosana
E adesso canto…
Schiavi dei social. È l’utente che, una volta letta la notizia, l’annuncio o il messaggio spazia dal più raggiante compiacimento al più amaro dispiacere.
Ma oramai – tranne rare eccezioni – dei social non se ne può fare a meno. Questo, sia ben chiaro, non significa abbassare il capo supinamente ad ogni notizia (a volte, spesso, anche bufala) che viene riportata senza nemmeno verificarne la fondatezza. Va da sé che il piatto della bilancia pende inevitabilmente a favore dei social. Ne abbiamo preso oramai contezza. Si attacca, si grida, si offende, si disprezza,si oltraggia, si prendono le difese… insomma, tutto quanto fa notizia finisce sui social. E a proposito di notizie, a tenere banco, almeno nella nostra città, è la mai sopita vicenda sui “presunti” debiti a palazzo Ducezio. Già, ho messo a bella e posta il virgolettato aggettivo perchè del caso – almeno sino ad oggi – non v’è alcuna certezza. Da una parte si sente dire “abbiamo lasciato le casse comunali in regola”, dall’altra si replica “abbiamo trovato svariati e svariati milioni di debiti”. Dove sta la verità? Senz’altro qualcosa nelle prossime settimane dovrà accadere, e solo allora i comuni mortali sapranno con esattezza cosa è successo. Certo, un confronto tra i diretti antagonisti (chi ha lasciato e chi è subentrato) avrebbe contribuito a chiarire le idee di quanti navigano nell’incertezza, anche se spetterà a un organo terzo e competente stabilire cosa è accaduto. Poi si tireranno le somme. Solo allora il “rossore” (ma sarà sufficiente?) prima ancora di finire sui social sarà stampato sulla faccia di chi avrà detto il falso.
Ma questo è solo uno dei tanti temi che affollano la mente di governanti e governati. Ce ne sono tanti altri che, spesso nel rumoroso silenzio, si fanno largo. Ordine pubblico: cosa sta accadendo in città? In quest’ultimo mese è successo di tutto. Anzi, di più. Episodi inquietanti che non possono essere sottaciuti e che vanno condannati senza alcuna riserva. E la voce della città sana si è fatta sentire. I toni alti (come coloro che sui social scrivono messaggi con il carattere maiuscolo) non fanno bene. A nessuno. In queste prime settimane a palazzo Ducezio,durante le riunioni della massima assise municipali, abbiamo assistito a siparietti che inevitabilmente sono finiti sui social.
E giù una caterva di commenti che – come spesso accade in questi casi – hanno avuto il demerito di allontanare la discussione dal reale contesto confinandola sul piano dell’offesa.Più che questo alla comunità, a qualsiasi comunità,interessa essere amministrata. Le beghe lasciamole a Facebook. Tra i tanti temi che l’inizio dell’anno ci ha portato in eredità c’è quello legato alla premialità ai cittadini che conferiscono i rifiuti differenziati in modo corretto.
Un principio che ci sta bene e che,utilmente impiegato, potrebbe contribuire a porre fine alle fastidiose, sgradevoli e pericolose discariche abusive. Dal positivo al negativo. Sulla nostra città si alzano le mani di chi vorrebbe violentare il territorio. Già, perchè si fa strada un nuovo fantasma: quello del fotovoltaico. Più di un decennio fa il tentativo fu quello di perforare il sottosuolo, oggi è quello di ammirare distese di pannelli.
Domani, chissà, vedremo girare le pale?