Il viaggio alla scoperta dei tesori della nostra città continua con l’inestimabile tesoro della nostra Biblioteca Comunale.

Desidero raccontarvi la storia del bastone animato che la famiglia Coppa ricevette in regalo dal signor Hernandez,amico di famiglia. Le vicende di questo bastone iniziano quando il signor Pietro Hernandez lo diede in prestito al nonno del farmacista Coppa, in quanto patriota, poiché sotto il governo borbonico i patriotti solevano andare alle riunioni armati per difesa personale. Egli lo tenne con sé per anni, ma conclusesi le riunioni, dopo l’unità d’Italia, lo restituì. Un giorno, il dottor Corrado Cassone, trovandosi in casa Hernandez, per visitarne il figlio uscendo notò un bastone con il manico d’avorio. Il padrone di casa, capendo che al dottore piaceva il bastone gli disse che poteva prenderlo, ma quest’ultimo ringraziandolo lo ripose dicendo che era di un certo valore ma non capiva perché non avesse il pomo. L’Hernandez allora spiegò che era un bastone animato e non aveva il pomo per potersi agevolmente maneggiare. Finito il giro delle visite e tornato a casa. La moglie con sua grande sorpresa gli consegnò quel bastone dicendogli che era un regalo del signor Hernandez. Il regalo fu gradito, ma le leggi vietavano di detenere armi quindi lo conservò in un armadio.

Trascorsi 50 anni più o meno il padre del farmacista recandosi in campagna non trovando il suo bastone e ricordando che il dottor Corrado Cassone (già morto) ne possedeva diversi pregò il dottore Luigi Cassone di dargliene uno. Egli ne prese uno a caso ed era senza, saperlo, proprio quello animato di cui nessuno si ricordava più. Improvvisamente la canna si sfilò e venne fuori la lama. Egli decise, quindi, di non portarlo con sé e lo conservò nel tetto morto dove nessuno entrava, tranne il gatto.

Passarono altri anni e nel 1960 il professor Santocono, allora direttore della nostra Biblioteca Comunale, raccoglieva le armi che furono dei patriotti per costituire a Noto un museo del Risorgimento. Alchè la madre del farmacista Coppa, ricordandosi di quel bastone animato, raccontò la storia a suo figlio e gli propose di donarlo al professore, essendo un cimelio risorgimentale. Il bastone fu portato alla biblioteca comunale dove oggi si trova.

Il manico è d’avorio e reca a leggero rilievo la figurina di un pecoraio che suona uno zufolo davanti al suo gregge. La canna è tutta arabescata e reca l’incisione del nome Hernandez con la h iniziale, mentre i discendenti di quella famiglia oggi si firmano senza la h.

Ricordi del farmacista Coppa, un uomo che ha donato tanto alla Biblioteca Comunale e il cui busto in gesso, a firma del dottor Arancio, meriterebbe ivi la giusta collocazione.

Enza Oddo

Di NBTV