Sequestro del Depuratore di Noto: Compromesso l’Ecosistema del Fiume Asinaro

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Le Dichiarazioni del Procuratore di Siracusa

Noto, 23 Ottobre 2024 – “Dagli approfondimenti sinora condotti, comprensivi di una consulenza assunta in contraddittorio con le parti, risulta allo stato verificata una compromissione dell’ecosistema del fiume Asinaro”. Con queste parole il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, ha illustrato gli esiti preliminari dell’inchiesta sullo sversamento dei reflui urbani di Noto, che ha portato al sequestro del depuratore di Passo Abate e all’iscrizione nel registro degli indagati di sette persone. Tra gli indagati figurano l’attuale sindaco, Corrado Figura, l’ex primo cittadino, Corrado Bonfanti, e dirigenti ed ex manager della società in house del Comune di Noto, Aspecon.

I Rilievi del Nictas

Secondo i rilievi condotti dal Nictas (Nucleo Investigativo Circondariale Tutela Ambientale e Sanitaria), i reflui sarebbero stati in parte scaricati direttamente nel fiume Asinaro e in parte immessi nel fiume dopo essere passati per il depuratore di Passo Abate. Tuttavia, il Procuratore Gambino ha sottolineato che “tale impianto, anche a seguito di sopralluoghi effettuati direttamente all’interno della struttura, è risultato privo di capacità depurativa”.

Impianto Privo di Capacità Depurativa

Gli esperti della Procura hanno rilevato che i reflui urbani immessi nel depuratore non ricevevano un trattamento adeguato, confluendo nel fiume Asinaro con un carico inquinante sostanzialmente uguale a quello originario. “I reflui urbani immessi in tale depuratore dunque non ricevevano un trattamento adeguato e confluivano pertanto all’interno dell’Asinaro con un carico inquinante sostanzialmente uguale a quello originario”, ha aggiunto il Procuratore Gambino.

Il Sequestro

Il sequestro dell’impianto di depurazione, volto a interrompere gli scarichi diretti nel fiume Asinaro e a riportare alla legalità l’attività del depuratore di Passo Abate, ha riguardato non solo l’impianto stesso e i singoli punti di scarico diretto nel fiume, ma anche la società Aspecon, inclusi tutti i suoi beni aziendali.

Di Redazione.

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