BELLEZZA E AMBIENTE

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Se esiste un nesso tra bellezza e ambiente? Ritengo di sì. La bellezza, al pari dell’ambiente, va custodita, tutelata e gestita per consegnarla alle generazioni future. A tale scopo, per una corretta gestione dell’ambiente sono disponibili normative, linee guida e best practices; va da sé che salvaguardare l’ambiente equivale a salvaguardare la bellezza dei luoghi. Nonostante i prestigiosi riconoscimenti ottenuti da Noto, gravi carenze si sono registrate nell’attenzione alla bellezza e all’ambiente. Basti pensare alla distruzione del ciottolato storico nei vicoli, alle pavimentazioni stravolte in tante vie cittadine, ai chioschi storici eliminati o radicalmente modificati, agli antichi pali dell’illuminazione scomparsi e/o sostituiti da padelle, palle e quant’altro di qualsiasi foggia e stile, alle vecchie “cillitte” dell’acqua eliminate. In compenso registriamo strutture moderne che fanno a pugni con i contesti storici dove inseriti.

Purtroppo a Noto è sempre mancata una Politica Ambientale che contenga l’impegno di chi ci amministra, verso le principali problematiche. A tale proposito perché non pensare ad un sistema di gestione ambientale del territorio di Noto o meglio ancora ricercare insieme agli altri comuni vicini una gestione congiunta della zona sud? A cominciare dalla gestione ambientale delle spiagge, così come ha già fatto da tempo il Lido di Iesolo.

Non bastano le vele assegnate ogni anno, e il mare più o meno pulito, se non si pensa alla loro conduzione e ai servizi erogati nella terraferma.

Questo non può essere demandato al Sindaco e/o all’assessore pro-tempore, ma va progettato secondo criteri riconosciuti e già sperimentati altrove, individuando gli obiettivi, e monitorandone il miglioramento nel tempo.

Una corretta gestione di un qualsivoglia sistema si basa sulle verifiche ispettive, sulla formazione, sulla misurazione delle prestazioni, etc. A tal fine non si può navigare a vista senza un piano degli obiettivi e dei traguardi da monitorare e valutare almeno annualmente redigendo e rendendo pubblici i risultati mediante la divulgazione del bilancio ambientale. Tra l’altro il sistema di gestione ambientale, attraverso lo strumento dell’analisi iniziale consentirebbe di fare il punto della situazione sui vari aspetti e sugli effetti/impatti che sono sotto gli occhi di tutti ma che nessuno al momento è in grado di quantificare.

A Noto non conosciamo lo stato dell’aria che respiriamo, non sappiamo realmente la situazione dei rifiuti prodotti, la loro tipologia, le discariche sparse sul territorio, come sono messi i corpi idrici e le falde, non abbiamo una mappa dei rumori della città, non sappiamo se è stato mai redatto un censimento dell’amianto presente in ogni dove etc.

In assenza di azioni sinergiche e del ruolo trainante dell’amministrazione comunale, il sistema Noto è destinato allo stallo se non alla regressione, in ragione di ciò penso che sia necessario seminare la cultura dell’accoglienza, della qualità e del rispetto dell’ambiente e della bellezza. Magari iniziando  dalle scuole, coinvolgendo insegnanti e alunni di tutte le età attraverso attività formative/informative.

di Corrado La Licata

da NBTV MAGAZINE edizione Dicembre 2023

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