Questa è Noto, bellezza!

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Attraversando quotidianamente le vie della nostra città siamo incuranti della sua bellezza architettonica che invece è molto apprezzata dai turisti come dimostrano i fatti che mi accingo a raccontarvi.

Molti anni fa il Touring Club italiano ha pubblicato, in una lussuosa edizione, una collana di monografie dedicate alle bellezze d’Italia. I volumi erano corredati di fotografie in bianco e nero e a colori e didascalie redatte da famosi studiosi.

Nel volume dedicato alle più belle piazze ne sono state inserite tre siciliane: piazza Pretoria a Palermo, piazza Duomo a Catania e piazza Municipio a Noto.

La foto di quest’ultima fu scattata dal terrazzo della Chiesa del Collegio. Nella descrizione Cesare Brandi scriveva: “La piazza rappresenta il culmine dello straordinario scenario architettonico che fa della città di Noto, interamente ricostruita nel diciottesimo secolo, un sorprendente esempio di urbanistica ippodamea. La piazza si apre dinnanzi al palazzo comunale, progettato ed eretto da Vincenzo Sinatra nel 1746. Esso è caratterizzato da un portico continuo a colonne e da un’elegante balconata al primo piano. L’ampia scalea che conduce all’ingresso del municipio è circondata da due zone alberate. Il Duomo domina la scena dalla sommità, con la sua ampia facciata a due ordini di colonne. Contornano la piazza, per la definizione architettonica, altri edifici settecenteschi: il palazzo vescovile, la chiesa del San Salvatore e il classicheggiante palazzo Landolina di Sant’Alfano. La pietra, usata nella costruzione, assume una splendida sfumatura dorata quando è lambita dai raggi del sole.”

Il Touring Club ha pubblicato altri due volumi, uno dedicato alla più belle chiese e l’altro ai più bei palazzi d’Italia.

Tra le otto città riportate nel primo, si annovera Noto con la chiesa di San Domenico e la chiesa del Collegio. Nella didascalia che ne accompagna le foto si legge: “La chiesa di San Domenico a Noto è tradizionalmente attribuita a Rosario Gagliardi, come suggerisce lo stile della facciata. Un’altra chiesa attribuita al Gagliardi è la chiesa di San Carlo al corso”.

Nel secondo volume, dedicato ai più bei palazzi, sono state citate soltanto due città siciliane: Palermo e Noto. Di Noto è il palazzo settecentesco Nicolaci di Villadorata. Le due foto pubblicate hanno ad oggetto la facciata e i balconi sostenuti da mensole che riproducono soggetti apotropaici, cavalli alati, leoni rampanti, chimere, sirene e puttini.

Noto deve al tardo Barocco il suo impianto urbano nonché palazzi e chiese che sono tra le maggiori creazioni dell’arte siciliana del 700.

di Enza Oddo

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