Sequestro Depuratore del Comune di Noto:Codacons si Costituisce Parte Offesa

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Indagini per Inquinamento Ambientale Colposo.

Noto, 24 ottobre 2024 – Il depuratore del Comune di Noto è stato sequestrato in seguito a un’inchiesta condotta dalla Procura aretusea, che ha portato alla notifica di vari avvisi di garanzia nei confronti dell’attuale e dell’ex sindaco di Noto, nonché verso l’attuale e il precedente direttore generale dell’Aspecon, la società che gestisce il sistema idrico integrato nel Comune. Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte offesa nel procedimento.

Il danno ambientale e le conseguenze sull’ecosistema
Secondo il Presidente del Codacons Siracusa, avvocato Bruno Messina, le ipotesi accusatorie delineano una situazione allarmante: l’ecosistema del fiume Asinaro sarebbe stato compromesso dallo sversamento di reflui urbani, alcuni dei quali scaricati direttamente nel corso d’acqua.

La denuncia del Codacons
“Se queste accuse dovessero essere confermate – ha dichiarato Messina – saremmo di fronte a un caso di inquinamento ambientale di estrema gravità. Il danneggiamento di un ecosistema fluviale può avere conseguenze gravi e durature sull’ambiente e sulla biodiversità. Inoltre, l’inquinamento delle acque del fiume può rappresentare un serio rischio per la salute pubblica, e il ripristino di un ecosistema danneggiato richiede tempo e risorse ingenti.”

Le criticità dell’impianto di depurazione
Dalle indagini è emerso che l’impianto di depurazione potrebbe non avere mai avuto la capacità di depurare adeguatamente i reflui, aggravando così la situazione. Il Codacons si impegna a seguire da vicino la vicenda, sottolineando l’importanza di preservare l’ambiente e la salute dei cittadini.

La Procura continua le sue indagini per accertare tutte le responsabilità legate a questo grave caso di inquinamento ambientale.

Di Redazione.

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