Emergenza caldo nel carcere di Noto: condizionatori guasti. La denuncia arriva dal segr. pr. del Sappe, Salvatore Gagliani.

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Emergenza caldo nel carcere di Noto: condizionatori guasti. agenti al lavoro in condizioni disumane

Noto, 31 luglio 2024 – Continua l’emergenza caldo all’interno del carcere di Noto, dove i condizionatori d’aria sono fuori uso, costringendo gli agenti della Polizia penitenziaria a operare in ambienti descritti come “dei veri forni”. La denuncia arriva dal segretario provinciale del Sappe, Salvatore Gagliani.

La denuncia e la richiesta di intervento Gagliani ha segnalato che già il 16 luglio scorso la direzione penitenziaria era stata informata del guasto ai condizionatori, senza però ricevere risposta concreta. “I nostri agenti operano in condizioni di grave difficoltà e disagio, già provati dalla cronica carenza d’organico, ora aggravata dalle temperature insopportabili,” ha dichiarato il sindacalista.

In modo ironico, Gagliani si chiede se sarà necessario attendere l’autunno per vedere l’intervento dell’impresa addetta alla manutenzione dei climatizzatori. “Denunciamo da tempo questa situazione indegna e ribadiamo la necessità di una soluzione adeguata,” ha aggiunto.

La solidarietà della Chiesa Nel frattempo, la Conferenza Episcopale Italiana ha fatto un gesto concreto di solidarietà donando 70 ventilatori da tavolo alla Casa di Reclusione di Augusta. Questa iniziativa, che coinvolge diversi istituti penitenziari in Italia, mira ad alleviare il disagio dei reclusi, in particolare quelli delle sezioni “Infermeria”.

“La Chiesa vuole ricordare la propria vicinanza ai detenuti, ribadendo che c’è speranza oltre le sbarre e che, dopo un percorso riabilitativo, quelle porte possono riaprirsi,” ha dichiarato Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. “Talvolta, anche un semplice soffio d’aria può migliorare le condizioni di detenzione. Con questo gesto, la Chiesa in Italia vuole trasmettere la sua gratitudine a chi opera nel sistema penitenziario e la sua vicinanza a tutte le persone detenute.”

L’emergenza caldo nel carcere di Noto evidenzia una problematica grave e urgente, che richiede un intervento immediato per garantire condizioni di lavoro dignitose agli agenti penitenziari e condizioni di vita accettabili ai detenuti.

La solidarietà dimostrata dalla Chiesa rappresenta un segnale positivo, ma la soluzione definitiva deve arrivare dalle istituzioni competenti.

Di Redazione.

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